Published on: 12 Aprile 2022

Il cielo stellato di Rimini

Se c’è una cosa che ha sempre affascinato l’uomo, e di questo la poesia ne è prova, sono le stelle. Il famoso cielo stellato sopra di me (riesco a snocciolare Kant anche al bar, sappiatelo) ha perso però alcuni astri… e mi sto riferendo a quelle stelle che si possono vivere qui a Rimini.

Nel nuovo numero di sUPporter (per quei pochi che non lo sapessero sto parlando della rivista di UP HOTEL) leggevo della ricetta di Mariano Guardianelli, lo chef di Abocar Due Cucine, uno stellato di Rimini: Tortelli verdi di carciofi.

Il vostro autore è un amante dei carciofi (sono così anni ‘80 che ancora bevo Cynar, anche nello spritz) per cui la settimana scorsa ho deciso di cimentarmi ai fornelli in una sfida tutta mia nientemeno che contro uno chef stellato. Complice il mal tempo e con la lista degli ingredienti ritagliata da Supporter sono uscito per Rimini a far spesa.

In una città un po’ piovosa, in uno strano inizio di Primavera, con un cielo grigio e basso, il ricordo è andato subito ed ovviamente alle scene di un film felliniano. E quale occasione migliore quindi per visitare il museo che la città di Rimini ha dedicato ad uno dei suoi personaggi più famosi? Dimenticando la spesa mi sono diretto in piazza Sismondo.

Il “Fellini Museum” è diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta. Già l’idea del rendere questo museo parte integrante del tessuto cittadino fa intuire come Rimini sia indiscutibilmente legata a Fellini e viceversa. L’esperienza del visitatore è quindi quella di partecipazione, come se si seguisse una narrazione o forse sarebbe meglio dire, una sceneggiatura. Si vive Rimini e si vive Fellini: si guarda la città come se si fosse accompagnati dal Regista in persona. L’interattività del museo lo rende vivo, interessante e sempre in continua contemporaneità… moderno e attuale per esaltare il classico e tradizionale. E l’esperienza, perché di questo si tratta, non poteva che non concludersi presso il Cinema Fulgor: e si è dentro Amarcord in tutto e per tutto.

Up Hotel, che è sempre attento agli ospiti curiosi e che vogliono VIVERE un luogo e non solo visitarlo è una  base d’appoggio ideale, 365 giorni l’anno, per tutti coloro che hanno il desiderio di sognare con le stelle romagnole, siano esse cinematografiche che culinarie.

Sapete poi, una volta finita la mia gita personale nell’esperienza Felliniana, mi sono ritrovato all’ora di cena, arricchito ma affamato e coi negozi chiusi. Intuite quindi quello che ho fatto, vero? Sono andato da Abocar due cucine dove Mariano, chef eccezionale, mi ha preparato dei tortelli verdi di carciofi impareggiabile. E si lo ammetto…. La sfida con lui l’avrei persa rovinosamente!

 

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