Published on: 10 Maggio 2022

Il Jazz a Rimini con la storia di Billie Holiday

Lady day got diamonds eyes, she sees the truth behind the lines

Il jazz signori miei, il Jazz! Il jazz è ritmo e significato; è qualcosa che improvvisamente nasce, vive ed emoziona, anche senza il perché. Tra le voci più belle ed evocative quella che resta impressa nella memoria e nel cuore, come la musica che faceva, è Billie Holiday.

Mi ero deciso di fare un aperitivo nel centro di Rimini, perché dopo il lavoro un bicchiere come sapete ci sta sempre bene e avevo optato per andare a bere qualcosa all’enoteca Biberius: prodotti ottimi e accoglienza al top.  Bisogna trattarsi bene, almeno per quanto riguarda il bere, parola di direttore.

Airpopds e Spotify ascoltando tutta la colonna sonora di La La Land, in un orario nel quale pregustare un buon bicchiere di vino fa vedere le sfaccettature di Rimini in chiave jazz: vie che appaiono e poi scompaiono, gente che passa veloce e altra che cammina lenta, sole che spunta tramontando. Che ottima allegoria al Jazz che è questa città.

Prendo quindi la bici da Up Hotel (è un servizio che qui in hotel è disponibile e gratuito, da vera accoglienza romagnola) e passando per il lungo mare prima e nelle strade del centro poi mi son ritrovato per la via del Fulgor vicino al ponte Tiberio dove sono stato letteralmente “investito” da un cartellone sponsorizzante un nuovo immancabile evento.

Mercoledì 18 maggio, presso il Fulgor, verrà trasmesso il film diretto da Lee Daniels con una Andra Day fresca di Golden Globe, dedicato ad una delle voci più black di sempre: Billie Holiday.

Per chi non la conoscesse, Billie Holiday è stata regina del Jazz e portabandiera di diritti dei fratelli di colore: una voce importante che, subendo una vita di soprusi e violenze, non solo non ha taciuto ma ha saputo combattere alzando un grido intonato e forte. Usare le note di un genere musicale che è pieno di lotta tra accordi, impiegare il jazz come arma contro l’oppressione e l’ingiustizia.

Canzoni immortali come  I loves you Porgy, God bless the child o Strange Fruit che negli anni ’40 fu l’inno della protesta per i diritti civili, in un epoca in cui il suprematismo bianco era estremamente forte: una donna di colore che ha saputo fronteggiare  senza timori un mondo di uomini bianchi. Quale esempio di forza!

La serata sarà aperta da un concerto di Chiara Pancaldi (Best Vocal jazz album del 2015) accompagnata  dal pianista Massimiliano Rocchetta, nella cornice del Cinema Fulgor.

Noi ad Up Hotel, che consigliamo sempre ai nostri ospiti momenti ed esperienze per scoprire Rimini anche al di fuori della stagione estiva, non possiamo che suggerirvi di presenziare a questa serata che siamo sicuri  sarà emozionante e bella.

Io, da canto mio, già so che vi aspetterò tutti mercoledì 18, con indosso un gessato anni 40, stile moderno grande Gatsby, con in mano una coppa di bolle, pronto a brindare con voi a Billie Holiday e al suo inno di uguaglianza!

 

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